Sommario
Il colesterolo
Il colesterolo è una molecola organica appartenente alla famiglia dei lipidi steroidei. Nel nostro organismo svolge molte funzioni importantissime, come regolare la fluidità e la permeabilità delle membrane plasmatiche e agire come precursore della vitamina D, dei sali biliari e degli ormoni steroidei. Quando, però, il colesterolo si trova in quantità troppo elevante nel sangue, può diventare pericoloso per la salute cardiovascolare e quindi deve essere limitato e mantenuto entro certi parametri.
Il colesterolo viene prodotto per via endogena, cioè dal nostro stesso organismo, ma viene anche assunto con la dieta, attraverso gli alimenti di origine animale. Siccome quello endogeno è molto difficile da regolare, diventa essenziale controllarne la quantità assunta con gli alimenti e limitarlo al minimo quando è necessario.
Quando si parla di ipercolesterolemia?
L’ipercolesterolemia è un disordine metabolico caratterizzato dall’aumento del colesterolo totale nel sangue, che cresce fino a superare i valori considerati normali per la popolazione di riferimento. Si considera normale un valore inferiore ai 200 mg/dl di sangue.
Oltre al colesterolo totale però, è importantissimo considerare anche il tipo di colesterolo che stiamo analizzando. Per convenzione, infatti, il colesterolo totale viene diviso in HDL o “colesterolo buono” e LDL o “colesterolo cattivo”.
Il valore ideale di HDL è uguale o maggiore a 50 mg/dl di sangue: più ce n’è in circolo, più il rischio di disturbi circolatori si riduce. Al contrario, invece, i valori di LDL dovrebbero essere sempre inferiori a 130 mg/dl.
Il rapporto tra il valore del colesterolo totale e quello dell’HDL indica il rischio di eventi cardiovascolari che una persona corre. Il numero che si ottiene dovrebbe essere inferiore a 5 per l’uomo e a 4,5 per la donna.
Cause principali di colesterolo alto o basso
In colesterolo può aumentare in seguito a diverse condizioni, come ad esempio:
- ipotiroidismo
- diabete
- disfunzioni epatiche
- sindrome nefrosica
- ipercolesterolemia ereditaria
- uso di farmaci come cortisone, immunodepressivi e antivirali
Molto spesso, però, la condizione è aggravata da uno scorretto stile di vita, che comprende sedentarietà, fumo e dieta squilibrata.
L’ipercolesterolemia può causare problematiche cardiovascolari molto gravi, e non dà alcun sintomo visibile. E’ molto importante controllarla periodicamente, attraverso un semplice esame del sangue.
Molto più rara è l’ipocolesterolemia, in cui i valori di colesterolo nel sangue risultano molto bassi. Può dipendere da:
- ipertiroidismo
- malassorbimento
- problemi epatici
- malnutrizione
- anemia
La carenza di colesterolo non ha nessun effetto nocivo dimostrato nell’adulto. Nel bambino, invece, può causare complicanze al sistema nervoso centrale e ritardo mentale.
La dieta in caso di ipercolesterolemia
Come già accennato, siccome è molto difficile agire sulla produzione endogena di colesterolo, risulta essenziale controllare quello assunto con gli alimenti. Sarebbe molto utile seguire una serie di accorgimenti e passare ad un’alimentazione più sana. Ad esempio si consiglia di:
- Eliminare dalla dieta tutti i condimenti di origine animale, come burro, strutto e lardo
- Condire gli alimenti con limone, spezie ed erbe aromatiche e olio evo, sempre a crudo
- Evitare i salumi e gli insaccati molto grassi come salsiccia, pancetta, salame, mortadella e limitare comunque anche tutti gli altri
- Limitare il più possibile il consumo di carne, soprattutto quella rossa
- Limitare il consumo di formaggi, soprattutto quelli a maggiore contenuto di grasso
- Limitare il consumo di uova ad un massimo di 2 a settimana, facendo attenzione anche a quelle utilizzate nella preparazione dei piatti, come ad esempio le torte salate.
- Evitare i crostacei, soprattutto i gamberi
- Aumentare il consumo di frutta e verdura fresca
- Aumentare il consumo di legumi e sostituirli agli alimenti di origine animale come fonte proteica
- Aumentare il consumo di cereali integrali, ricchi di fibre
- Evitare gli alimenti fritti
- Introdurre nella dieta la frutta secca, tenendo comunque presente che è molto calorica e quindi le porzioni devono essere limitate.
I trigliceridi
I trigliceridi sono molecole costituite da una molecola di glicerolo e tre molecole di acidi grassi, unite tra loro. Costituiscono più del 90% dei lipidi contenuti negli alimenti e nell’organismo umano. Nell’organismo si trovano in grande quantità nel tessuto adiposo e come funzione principale hanno quella di fornire energia al nostro corpo.
Come il colesterolo, anche i trigliceridi possono essere costituiti dall’organismo stesso, in particolare dal fegato, a partire dal glucosio, ma la maggior parte viene assunta con l’alimentazione. Quindi anche per i trigliceridi una corretta alimentazione e uno stile di vita sano sono fondamentali.
Quando si parla di ipertrigliceridemia?
La quota di trigliceridi presente nel sangue è normalmente compresa tra 50 e 150/200 mg/dl. Al di sopra di 200 mg/dl aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, di infarto, di aterosclerosi e di ictus.
Cause principali di trigliceridi alti
E’ molto frequente che valori elevati di trigliceridi si associno anche a colesterolo altro. I fattori di rischio principali, infatti sono:
- obesità
- dieta ipercalorica
- dieta iperglucidica
- diabete di tipo 2
- sedentarietà
- alcolismo
- uso di alcuni farmaci
- sindrome nefrosica
Nella maggior parte dei casi, quindi, i trigliceridi altri si associano ad uno stile di vita scorretto, anche se come per il colesterolo, esiste anche un fattore di ereditarietà.
La dieta in caso di ipertrigliceridemia
In caso di trigliceridi altri si consiglia di:
- Eliminare l’alcool
- Evitare di aggiungere zucchero agli alimenti e alle bevande, evitando anche quelle già zuccherine
- Evitare i dolci, il miele e la marmellata
- Non eccedere nel consumo di frutta e preferire quella meno zuccherina, riducendo invece il consumo di banane, fichi, uva e cachi
- Praticare attività fisica, camminare almeno 30 minuti al giorno
Essendo spesso una condizione associata ad obesità e colesterolo altro, è comunque preferibile seguire anche i consigli nutrizionali indicati sopra per l’ipercolesterolemia.
Se colesterolo e trigliceridi non rientrano nei valori normali con la dieta il medico può prescrivere anche dei farmaci appositi.
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