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Il seitan nella dieta
Il seitan è un alimento vegetale di origine orientale, ricavato dal glutine del grano o da altri cereali. Secondo la ricetta tradizionale giapponese, il seitan si ottiene estraendo il glutine dalla farina di frumento; successivamente lo si impasta e lo si lessa in acqua, insaporita con salsa di soia, alga kombu e altri aromi.
Viene spesso paragonato al tofu, come principale sostituto della carne in una dieta vegetale, ma in realtà i due alimenti sono molto diversi.
Ciò che hanno in comune è il fatto di essere molto delicati, con una consistenza morbida e quindi sono alimenti molto versatili in cucina. Il seitan si avvicina molto di più al sapore e all’aspetto della carne e spesso viene preferito per questo motivo.
Caratteristiche nutrizionali del seitan
L’etimologia stessa della parola seitan dice molto sue proprietà nutrizionali: “sei“, infatti, significa “è” mentre “tan” vuol dire “proteine”. Il seitan ha un apporto proteico elevato, intorno al 20% delle calorie, ma bisogna ricordare che non è del tutto completo dal punto di vista amminoacidico. Essendo composto quasi esclusivamente da glutine, come tutti i cereali, è leggermente carente dell’aminoacido lisina. In una dieta equilibrata questo, sicuramente, non rappresenta un problema, dato che i legumi sono ricchi di lisina ed è sufficiente una porzione per soddisfarne il fabbisogno. Il seitan, inoltre, è povero di grassi, ha circa 120 kcal per 100 g, come la carne, ma non presenta colesterolo a grassi saturi, oltre a tutte le problematiche che abbiamo già descritto qui. Per 100 g di prodotto si hanno circa 100 mg di potassio e 140 mg di calcio.
E’ un alimento vietato ai celiaci, essendo costituito da glutine, ma non c’è motivo di preoccuparsi se non si soffre di questa patologia.
Come cucinare il seitan
Come già accennato, il seitan è un alimento molto versatile, dato che così come tale ha un sapore abbastanza neutro. Si presta, quindi, a moltissime preparazioni ed è perfetto in un piatto unico, abbinato a legumi e verdura.
Si può semplicemente tagliare a fette e rosolare in padella, per qualche minuto, aggiungendo olio, limone o salsa di soia, oppure può essere tagliato a cubetti e cotto co verdure a piacere, come una sorta di spezzatino.
Può essere tagliato a fette molto sottili, passato nella farina di ceci e cotto come una sorta di scaloppina, oppure impanato e fritto, ma ovviamente le calorie saranno molte di più!
Sbriciolato o tagliato molto finemente, il seitan, si presta benissimo anche per la preparazione di un ragù vegetale, che può essere insaporito con spezie a piacere per diventare ancora più gustoso.
In commercio, inoltre, esistono una serie di prodotti come polpette, arrosto di seitan o vari affettati, che permettono di avere sempre a portata di mano un piatto veloce e semplice da cucinare.
Seitan e mopur, che differenze ci sono?
Il mopur è un prodotto ottenuto dalla lavorazione di glutine di frumento, farina di legumi, olio, acqua e lievito naturale. Rispetto al seitan, quindi, è più completo dal punto di vista nutrizionale e la presenza del lievito fa sì che l’alimento risulti ancora più digeribile. Il mopur presenta anche una struttura più granulosa, meno gommoso e ancora più simile alla carne. Purtroppo però, è ancora poco diffuso e si trova quasi esclusivamente sotto forma di affettati vegetali.
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